Gli otto finalisti 2012 Stampa E-mail

Ubaldo Baldinotti
I guai della guerra non erano finiti
autobiografia 1890-1919

Castrenze Chimento 
L’odissea della mia vita
memoria 1940-1956 

Aurelio Dimarco
Uscire allo scoperto
diario - memoria 1955-2010

Maria Fenoglio
Spasimo d’amore patrio
diario – epistolario 1922-1956

Giacinto Mario Guala
Idee nere
diario 1943-1945

Lireta Katiaj
Le luci di Alba
autobiografia 1977-2011

Lilly Sammartino
Rompo il silenzio
memoria 1953-2008

Paola Valli
Dacci oggi la nostra paranoia quotidiana
memoria 1972-2008

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Le otto storie finaliste

Memorie di persone comuni che si intrecciano con i grandi eventi della storia, come i conflitti mondiali. Tre sono infatti le storie che ne parlano: quella di un giovane che combatte nelle trincee del Carso, durante la Grande Guerra, e che viene catturato dagli austriaci; quella di un sottufficiale ligure che, all'indomani dell'8 settembre 1943, decide di accettare la condizione di prigioniero nella speranza di riabbracciare un giorno la propria famiglia; e quella di una ragazza di famiglia borghese nella cui spensierata giovinezza piomba l'evento bellico che cambierà inesorabilmente la sua vita: l'adesione al fascismo, l'amore per un ufficiale, la resa e la consegna come prigioniera agli americani. E' la guerra raccontata al femminile.
Il tema dell'infanzia violata, fisicamente e nelle sue aspettative, si incontra invece in tre storie accomunate dall'ambiente in cui, in tutto o in parte, si sono svolte: la Sicilia. Quella arcaica e poverissima affiora dalla memoria di un uomo che ricorda la sua infanzia, negli anni Cinquanta, tra abbandono, solitudine e lavoro minorile. Di violenza nell'ambiente familiare si parla nel testo di una donna dell'agrigentino le cui infanzia e giovinezza sono state caratterizzate da un continuo spostamento tra istituti e collegi dell'isola, fino all'arrivo a Milano con la madre e i fratelli. Qui il padre li raggiunge e cerca di uccidere la madre, ed inizia per lei e i fratelli un nuovo calvario. Quindi una storia di riscatto: quella di una ragazza albanese che dopo un'infanzia costellata da soprusi e un'adolescenza difficile (la famiglia voleva obbligarla ad un matrimonio con un uomo che neanche conosceva), riesce a scappare con un barcone e trova in Sicilia la possibilità di ricominciare.
Poi due storie più intime accomunate dal ricorso alla scrittura come rifugio dai malesseri della quotidianità. La scrittura diventa così un momento in cui liberarsi dalle maschere e raccontare se stessi.

Il programma della 28^ edizione:  

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