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L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo.

Abbiamo eliminato due fascisti un maresciallo delle Brigate Nere e un pericoloso filonazista di Ivrea. Il firmare simili sentenze è cosa che si fa senza ripugnanza, dopo che la guerra - questa guerra - ci ha fatto vedere le più assurde bestialità – È ancora salvo l'animo buono, il desiderio di bene? Penso di sì, anzi sono certo di sì, quando vedo il popolo, tutto questo popolo, amarci come unici figli, amarci dolorosamente – nel sangue – e appassionatamente. Tuttavia una fine di tutto questo, un definitivo: basta! Alle mille furie scatenate, di tutte le specie – quando verrà – sarà davvero, un vivo avvento di pace. Una voce (voce strana, voce naturalmente scordata) mi ha detto stasera che sono troppo giovane per le mie responsabilità. Voce scordata.

Saverio Tutino, partigiano, giornalista, scrittore, fondatore dell'Archivio dei diari. Diario, 1944-1946

 

Saverio Tutino partigiano

Il programma della 33^ edizione:  

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